LE COSE DI LASSÙ
Questo continuo espandersi
in tutte le direzioni
produce un'incessante
disponibilità di terreni
(la parola è ingannevole)
che tuttavia istante dopo istante
scendono di prezzo.
A volte, non lo si può escludere,
ma non per cattiveria,
un po' per noia
e invero non si può negare
a volte, dicevo, da lassù
tirano sassi.
Ma non è da giudicare,
è gioco di bambini.
E infatti ci sfrecciano vicino
ma non ci prendono mai,
o solo qualche volta per errore.
Di notte lo spettacolo si accende,
palle di luce, stelle che muoiono, eruzioni,
accade tuttavia
che si guarda più spesso fino a noi
perché la Terra non puoi mai sapere
se quel verde fermenta
se son feste o son bombe
se ribolle di rabbia o di splendore.
Che poi la notte, ne convengo,
è un concetto relativo.
Ma dunque, intervenire
alle cose di quaggiù?
Per intanto si mandano
le sonde ad indagare,
è millenni che provano a capire,
per dopo riferire.
D'altra parte anche noi
solleviamo messaggeri.
Nemmeno li dall'alto è molto chiaro
a che scopo, come sono nati
cosa fanno tutto il tempo
i buchi neri.
C'è chi li segna col filo spinato,
e chi racconta
che mondi interi
hanno inghiottito e assimilato.
Ma sono voci; si occupa di loro
la psicoanalisi del cielo.
E resta la questione dei rottami
tute dismesse avanzi di astronavi
polvere cerebrale
pezzi di stelle avanzi di pianeti
sta tutto li a fluttuare.
Con le loro lanterne
soffiandosi parole
certe anime
passeggiano di sera,
guardano in qua.